Il
giorno 22/02/17 le classi 1 A e 1 A sono andate in visita
d'istruzione in via Gaggio. È stato bello anche se c'era la nebbia e
faceva freddo. Abbiamo camminato per 9,5 km.
Siamo
stati fortunati perché abbiamo visto che tagliavano un albero che
era malato. Lo hanno legato con una corda. L'altra estremità della
corda l'hanno legata al trattore. Un signore con la motosega ha
tagliato il tronco dell'albero, mentre il trattore tirava l'albero.
È stato bellissimo!
Vanessa
Abbiamo
notato un cartello su una pianta; c'era scritto "il Gelso del
nostro passato"...
Anna
Giulia
Entrati
nella brughiera c'erano tantissimi alberi e tantissime tracce di
animali: buche scavate da talpe e cinghiali, nidi di processionarie,
ragnatele. Abbiamo persino avvistato sotto una piccola roccia un
verme. .
Abbiamo
incontrato il signor Milani. Il signore Milani non è un semplice
volontario anzi lui è il capo di un gruppo di volontari che ha
curato gli allestimenti storici della seconda guerra mondiale e tiene
pulito la via Gaggio.
Questa
gita mi ha insegnato ad amare di più la natura, ma soprattutto a
conoscerla e a imparare i nomi delle piante e degli animali che io
prima non conoscevo.
Direi
che è stata una visita di istruzione veramente bella!!
Di
sicuro in primavera sarà favolosa la via Gaggio.
Isabella
Scesi
dal pullman abbiamo visto, sulla mappa il percorso che dovevamo fare
per vedere la brughiera, la brughiera boscata, il bosco di
transizione, il canale e la pista di atterraggio degli aerei.
All'inizio
abbiamo visto il bosco di transizione dove abbiamo fotografato gli
alberi tra gli altri la buddleja, il biancospino e dei funghi.
Abbiamo visto tante impronte e tracce di animali, tane di talpa,
ragnatele, vermi.
Dopo
aver visitato questi luoghi ci siamo diretti verso il canale, dove
c'era un bellissimo panotrama.
Aurora
Abbiamo
trovato un albero tutto avvolto dall' edera. La prof ci ha spiegato
che gli alberi strozzati dall'edera o colonizzati dai funghi sono
malati.
Ho
visto anche alcune tracce di animali tipo le impronte di leprotto,
buche scavate dai cinghiali e anche alcuni peli per terra.
Christian
Lungo
il percorso abbiamo visto tante cose come i vecchi bagni e vecchie
cucine dei tedeschi del 1948 e poi abbiamo visto tanti alberi come
aceri e il gelso.
Omar
Eravamo
vicino all' aereoporto di Malpensa si vedevano gli aerei quando
atterravano erano facili da individuare per la bassa quota. C' era
una fitta nebbia però il bello di quella via lo si poteva ammirare.
Arrivati abbiamo visto la Robinia, una pianta con le spine (che
quando è adulta perde le spine) e la Farnia un tipo di quercia che
nel bosco di transizione si ripetava in vari tratti.
Matteo
Alcune
piante sulla corteccia avevano licheni bianchi o rossi. I licheni
sono un’associazione simbiontica tra un fungo e un’alga, il fungo
riceve dall’alga carboidrati elaborati e l’alga riceve da esso
acqua, sali minerali e protezione dalle forti radiazioni luminose.
Sono longevi e vivono anche in ambienti difficili. Esistono diversi
tipi di licheni: crostosi, fogliosi, frutticosi e la maggior parte
nel parco sono crostosi.
Alice
Abbiamo
visto alcuni tipi di alberi e la rosa canina...
Poi
siamo entrati nella brughiera, la brughiera è la più vasta è
importante della Lombardia, abbiamo visto le betulle e nidi di
processionaria (sono urticanti)
Daniele
Durante
la visita d’istruzione della via Gaggio abbiamo visto molte piante
tra cui aceri, il olmi, la fragnola, la fusaggine, il sambuco.....
Abbiamo visto molti alberi sradicati per colpa del vento.
La via era ben curata abbiamo incontrato i volontari che si alzano alla mattina
prestissimo per andare a ripulire la strada.
Diego
La
giornata non era delle migliori: inizialmente il tempo non prometteva
niente di buono.
La
nebbia ci impediva una visione chiara e luminosa; ogni tanto
bisognava strofinarsi le mani per il freddo.
La
brughiera assomigliava a una distesa bianca ..
Poi è sbucato il sole che ha reso visibile ogni cosa.
Le quercie rosse enormi sembravano dei giganti dai rossi capelli, mentre il biancospino
con i suoi frutti rossi rinsecchiti o la buddleja che per le loro strambe caratteristiche
era complicato non riuscire a vederli.
Poi
nel fitto del bosco, senza far vedere le loro spine appuntite,
abbiamo incontrato i
rovi, una coccinella che non si vede spesso in giro in pieno inverno e molti funghi dotati di strambe forme e dai mille colori.
rovi, una coccinella che non si vede spesso in giro in pieno inverno e molti funghi dotati di strambe forme e dai mille colori.
Più
difficili da scovare sono stati i buchi delle talpe, dei cinghiali e
perfino un po' di pelo di un coniglio, o più probabilmente di una
minilepre.
Abbiamo
assistito all'abbattimento di un albero morto, perchè è il periodo
di pulizia.
Elisa
Il
viaggio in pullman è durato più o meno 10 minuti. Quando siamo
arrivati abbimo visto degli utensili utilizzati nella II guerra
mondiale. Più avanti abbiamo visto e parlato della cucina da campo
tedesca sempre utilizzata nella guerra. Dopo abbiamo visto degli
alberi tra questi c'era una quercia rossa sradicata abbattuta dal
vento....
Federico
...
Quando siamo arrivati in brughiera la vegetazione era secca, abbiamo
visto molti nidi di processionaria .....
Durante
la strada per andare a Tornavento abbiamo visto ciliegi e cipressi.
Marco
Ci
hanno fatto vedere che tagliavano gli aberi vecchi, morti o ammalati
e poi venivano sostituiti con alberi nuovi.
C’erano
tanti tipi di alberi come: aceri, pioppi e la fragola……...poi
abbiamo visto delle buche di cinghiale e di talpe.
Abbiamo
visto dei resti di aereo, ......., poi oggetti antichi per
l’agricoltura. È stata un bella avventura.
Noemi
Appena
sceso dal pullman ho visto un'ombra nera allontanarsi nel bosco
poteva essere un cinghiale.
Mattia
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